Le saline di Sicciole sono le uniche da questa parte del Adriatico, dove il sale è tuttora in produzione e in cui la procedura tradizionale di produzione è sopravvissuta fino ai nostri giorni.
Oggi, il ruolo economico delle saline viene sottoposto alle cure conservative della natura e culturali del luogo. La produzione del sale riguarda anche altri prodotti, come il cioccolato al sale, la conservazione delle saline è stato aiutata dal patrimonio culturale di sensibilizzazione, l'area delle saline sta dando rifugio agli speciali o vegetali rare e specie animali ed è al momento una riserva residenziale dell'ambiente ecologicamente prezioso per l’uomo e ricordo di una volta, ricco patrimonio culturale del Mediterraneo ed attualmente scomparso del paesaggio.
Il sale è prodotto nelle saline, comprendendo evaporazione e bacini di cristallizzazione. L’acqua di mare è una soluzione che evapora e che viene spinta nei bacini di cristallizzazione seguendo il principio di gravità, o coadiuvata da pompe. A Fontanigge, una volta si usavano le ruote spinte dal vento, mentre, gli austriaci avevano introdotto a Lera, un secolo fa, una procedura modernizzata con l'uso di pompe.
I bacini di cristallizzazione coprono circa un quinto di tutti i bacini. In essi, il sale è finalmente fatto, una volta che l'acqua di mare ha viaggiato nelle vasche di evaporazione, a poco a poco ha evaporato.
Il risultato è un sale bianchissimo, ricco di sostanze minerali, non depauperato da lavorazioni.
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